Nascosti dalle foreste del territorio di Urzulei, in località Su Murtargiu, sulle pendici di Bruncu Olefani (Olevano) e adiacente alla sponda sinistra di Codula di Luna, sono stati ritrovati, dagli operai dell'Ente Foreste, i ruderi di una Chiesa a croce greca e di un’antica corte che, dalle verifiche documentali e stando alle affermazioni dei più anziani del paese, era dedicata a Sant’Aronau.
I reperti apparterrebbero a un'antichissima chiesetta bizantina della quale si era ormai persa memoria, dedicata probabilmente a San Pantaleo: si tratta di enormi pietre e parte di un basamento, valenze archeologiche non ancora oggetto di studi approfonditi.
Soltanto i più anziani del paese conservano memoria della chiesetta dedicata al santo sconosciuto: potrebbe trattarsi San Pantaleo oppure di San Corona o di Sant’Onorato.
Galleria fotografica dei ruderi della chiesa.
Nell'agro del Comune di Urzulei sono inoltre presenti:
1. Ruderi della Chiesa di San Giuseppe di Sedda 'e Achiles in località Ludine, proprio sotto Silana.
Anche di questa chiesetta medievale rimangono pochi resti. Quel che resta dell’antico edificio di culto si può ammirare in una
località in cui, fino al medioevo sorgeva il piccolo villaggio di Lodine Sellaccili. I muri della chiesa furono distrutti da un latitante
originario di Fonni che, tra fine 700 e inizi 800, asportò i massi per farne la recinzione del primo orto di patate conosciuto dagli abitanti di Urzulei.
2. Ruderi della Chiesa di Sant'Elena di Siddie nei pressi della località Ghenna 'e Rugge. Si tratta di siti popolati in periodo medioevale (Sec. XII). Di queste chiese sono ancora visibili i resti.
Sant'Aronau potrebbe essere stato interessato dalla cessione effettuata dal giudice cagliaritano Torchitorio I, all'ordine latino dei Benedettini di Monte Cassino che si sostituì agli ordini monastici orientali. Risulta inoltre, da documenti altomedioevali del giudicato di Cagliari, una importante presenza monastica benedettina estesa centinaia di ettari e che interessava l'area attraversata dall'Orientalis Romana, una delle vie di comunicazioni più importanti all'epoca e della quale, ancora oggi, è possibile riscontrare tracce nel territorio di Urzulei. Potrebbe quindi essere sensato ipotizzare che tutte queste chiese facessero tutte parte di una stessa unità.
La durata della presenza cassinese in agro di Urzulei non è accertata ma presumibilmente riferibile al XIII secolo.
Nel 1117, Olefani fu probabilmente oggetto della visita pastorale di San Giorgio Vescovo di Suelli.
L'attività dei frati di Olefani era importante per la diffusione della cultura cristiana e forse anche agronomica.